Imposta sulla casa: tutte le agevolazioni decise dal Comune di Torino

A Torino imposta sulla casa ridotta per chi ospita profughi richiedenti asilo, per chi riduce l’affitto all’inquilino, utilizza immobili per attività culturali o per ospitare start up. Raccolta rifiuti meno cara per quegli ambulanti che lavorano in mercati più piccoli e per quelli che utilizzano materiale riciclabile al posto, ad esempio, delle cassette di plastica. Per tutte le altre imposte e tariffe, aumenti minimi d’obbligo legati all’incremento Istat. Parlare di tasse nell’imminenza di un appuntamento elettorale è, per un politico, come parlare di boia in casa dell’impiccato. Ma l’assessore Gianguido Passoni — scrive La Stampa — s’è preparato per bene e ha potuto annunciare che, per la prima volta, il conto della tassa rifiuti, che quest’anno costerà ai torinesi 205 milioni 650 mila euro, «è più basso di 200 mila euro dell’anno passato». Cifra irrisoria, ma bisogna accontentarsi dell’inversione di tendenza. Anche perché uno dei temi della battaglia elettorale sarà, anzi è già, il pesante carico fiscale che pesa sui torinesi. Non a caso, il sindaco ha ricordato una ricerca dell’Ue su 79 Comuni italiani dai quali emerge che Torino «non è la città con il carico fiscale maggiore». Vero, ma la ricerca riguarda solo l’Irpef che a Torino ha significato un aumento del 62% in 4 anni. Non erano prese in considerazione Imu e Tari. Per le quali sono state confermate tutte le esenzioni del passato e ne sono state aggiunte altre.

Nel dettaglio: calerà di un punto l’aliquota per i proprietari che utilizzano un immobile per la gestione di attività cinematografiche, teatrali e altre attività in ambito culturale. L’agevolazione per chi ospita profughi (aliquota dal 10,6 all’8,6) riguarda le case concesse a soggetti affidatari di servizi per l’accoglienza di richiedenti asilo. Una norma nata da esigenze pratiche come quella di una famiglia che aveva accolto l’appello del vescovo Nosiglia a ospitare in casa un profugo. Un gesto di generosità con un’Imu-beffa del 10,6 per il mille, il massimo. La condizione è che l’inquilino arrivi attraverso le tante associazioni, diciamo, certificate da Prefettura e Comune che si occupano dei programmi per accogliere i richiedenti asilo. Pure chi affitta locali a start-up, le imprese innovative, godrà dello sconto all’8,6 per mille ma solo per due anni. Il Comune di Torino ha inoltre introdotto agevolazioni per il proprietario che abbassa il contratto. Verrà ovviamente premiato lo sconto maggiore per cui una riduzione dal 10 al 20% del canone comporterà un punto in meno di Imu; se lo sconto supera il 20%, l’aliquota cala di due punti, all’8,6 per mille. L’assessore Passoni e i suoi uffici hanno poi fatto proprie le agevolazioni previste dalla Legge di Stabilità là dove concede un diverso calcolo, più favorevole per il cittadino che ha solo due case e la seconda l’ha data gratuitamente al figlio. Già oggi, questa eventualità viene riconosciuta con la concessione di un’aliquota del 5,75% a tutti quelli che possiedono più immobili. L’ulteriore sconto – il valore catastale è dimezzato – viene riconosciuto solo a chi possiede due case: la sua e quella data al parente in comodato gratuito. Ancora: un ulteriore sconto del 25% va a chi sottoscrive contratti concordati, cioè canoni ridotti per inquilini in difficoltà. Per Torino il 5,75 per mille. Da questo tetto si applica lo sconto governativo che porta l’aliquota al 4,31 per mille. Infine — conclude La Stampa — confermate le agevolazioni per le famiglie a basso reddito (diminuzione del 45% per redditi Isee fino a 13mila euro, del 30% fino a 17mila euro e del 20% fino a 24mila euro), si aggiungono quelle sulle attività economiche e, in particolare, la riduzione del 30 per cento per gli ambulanti dei mercati con al massimo sei operatori. Inoltre, per ridurre la produzione di rifiuti si è deciso di incentivare nei mercati, attraverso una riduzione fino al 30 per cento della parte variabile della tariffa, la sostituzione dei contenitori in legno, cartone e plastica con cassette riutilizzabili.

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